Contadi Castaldi è una delle principali aziende della Franciacorta, un territorio molto rinomato a livello internazionale per la qualità dei suoi vini. Questa azienda, in particolare, è un nome noto in quanto racchiude in sé una storia millenaria.
Già a partire dal 1500 venivano prodotti in Franciacorta vini pregiati destinati alle tavole dei Dogi veneziani, ma non solo. Ad oggi continuano questa tradizione cantine come quella della famiglia Contadi Castaldi.
Da dove viene il nome dell’azienda? I “contadi” nel medioevo erano le contee che dividevano la Franciacorta. Piccole unità territoriali già all’epoca rinomate per l’eccellente produzione agricola. Con il termine “castaldo” invece si intendevano i signori delle contee ai quali veniva affidato il governo dei “contadi”.
La storia recente della Cantina
Da fornace a cantina in meno di una decade. Nella zona dove oggi sorge l’azienda Contadi Castandi, era presente la fornace Biasca. Un fabbricato dove venivano prodotti mattoni, si trasforma in cantina negli anni ’80 per volere di Vittorio e Mariella Moretti.
I volumi del fabbricato e la sua struttura si sono rivelati l’ideale per ospitare la produzione e l’affinazione di Franciacorta e per accogliere appassionati di vino.
I Vigneti e i Vini Contadi Castaldi
La ricchezza territoriale della Franciacorta ha permesso alla cantina di accogliere la produzione di una grande varietà di vini, curata da vignaioli ed enologi specializzati.
Nella produzione rientrano il Pinot Nero e lo Chardonnay, ma anche il Pinot Bianco. Non manca, ovviamente la produzione di Franciacorta, un vero assemblaggio di vini di diversa origine, espressione dell’unicità territoriale.
Lo Zèro di Contadi Castaldi è un Franciacorta di grande personalità, composto da una selezione di uve pinot nero provenienti da uno straordinario terreno morenico che conferisce all’uva e al vino il suo sapore sapido.
Lo Zero, in matematica, è l’estremo limite dei numeri, è il principio di ogni cosa, l’assenza prima del compimento. Anche lo Zèro di Contadi Castaldi ha nell’estremo il suo principio: un vino che, strettamente connesso alla materia prima, celebra l’attimo perfetto per la vendemmia, l’istante in cui il tutto ha inizio. Così da riconoscere nel bicchiere la suadente gentilezza dello Chardonnay in armonia con l’autentica dinamicità del Pinot nero; un equilibrio assoluto che in alcuni anni favorisce il vitigno a bacca bianca, in altri quello a bacca nera. Per lo Zèro 2018 sono 22 le selezioni di vendemmia e 29 le vigne che ne compongono il patrimonio sensoriale, l’espressione di un’annata che ha dato origine ad un vino energico, potente e strutturato, ma anche piacevole e da bere in ogni momento.
In tutte le fasi di vinificazione non vengono utilizzati zuccheri aggiunti, ma esclusivamente mosto d’uva e essendo un Dosaggio Zero, in fase di sboccatura non viene aggiunto sciroppo di dosaggio (es. vino fermo e zucchero di canna): questo garantisce di preservare il più possibile le caratteristiche naturali del vino.
38/42 mesi di affinamento sui lieviti.
6 mesi di affinamento post sboccatura.
Note organolettiche
In bocca è cremoso, snello, affilato e minerale, caratterizzato da una bella espansione e da un'acidità che da nerbo al vino e lo tiene in tensione in ogni momento.
Un Franciacorta raffinato, energico e vitale che si lascia bere con grande piacevolezza.
Abbinamenti gastronomici
Aperitivo, Antipasti di pesce, Crudité di pesce, Sushi, Sashimi, Poke Bowl, Crostacei, Frutti di mare, Frittura di pesce, Pesce alla griglia, Verdure.