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Il legame tra Famiglia Cotarella e il mondo del vino ha origine negli anni Sessanta, quando Antonio e Domenico Cotarella, viticoltori a Monterubiaglio, realizzano la prima cantina per la produzione in proprio di vino.
Nel 1898 I fratelli Renzo e Riccardo Cotarella fondano l’Azienda Vinicola Falesco a Montefiascone, nell’Alto Lazio, con l’obiettivo di recuperare gli antichi vitigni della zona.
Nel 2008 Falesco arricchisce il proprio patrimonio con l'acquisizione dell'Azienda Agricola Marciliano, di circa 260 ettari, posta sulla stupenda collina a sud di Orvieto, nei comuni di Montecchio e di Baschi. Da questi vigneti provengono le uve destinate alla produzione di Marciliano e su questo territorio in Umbria è stata costruita la nuova cantina.
Nel 2016 avviene il passaggio generazionale con l'arrivo di Dominga, Marta ed Enrica, figlie di Riccardo e Renzo Cotarella, subentrano ufficialmente alla guida dell’azienda.
NOTE ORGANOLETTICHE BEST BRUT
Di colore giallo chiaro con riflessi verdognoli, al gusto è diretto, fruttato con note di mela.
La spuma è delicata e gradevole, al gusto presenta una buona nota acida con finale sapido e piacevole.
RICONOSCIMENTI
• 89/100 Punti, Annuario dei Migliori Vini Italiani 2015 – Luca Maroni
• 4 Bicchieri Rosa, Guida Bibenda2015 –Fondazione Italiana Sommelier
• 84/100 Punti, Annuario dei Migliori Vini Italiani 2014 – Luca Maroni
• 88/100 Punti -Due Stelle Rosse Guida I Vini di Veronelli 2014
• 3 Grappoli, Duemilavini2013 – AIS Bibenda • 2 Stelle Rosse, 86/100 Punti – I Vini di Veronelli 2013
• 84/100 Punti, Annuario dei Migliori Vini Italiani 2012 – Luca Maroni
• 85/100 Punti -Una Stella Rossa Guida I Vini di Veronelli 2018
La leggendo del vino Est Est Est di Montefiascone
Il nome di questo vino deriva da una leggenda, secondo la quale nell'anno 1111 Enrico V di Germania stava raggiungendo Roma con il suo esercito per ricevere dal Papa Pasquale II la corona di Imperatore del Sacro Romano Impero. Al suo seguito si trovava anche un vescovo, Johannes Defuk, intenditore di vini.
Per soddisfare questa sua passione alla scoperta di nuovi sapori, il vescovo Defuk mandava il suo coppiere Martino in avanscoperta, con l'incarico di precederlo lungo la via per Roma, per assaggiare e scegliere i vini migliori in ogni luogo in cui passavano. I due avevano concordato un segnale in codice: qualora Martino avesse trovato del buon vino in una locanda, avrebbe dovuto scrivere "Est" (parola latina), abbreviazione di "est bonum", ovvero "c'è [vino] buono", vicino alla porta della locanda. Se il vino era particolarmente buono, avrebbe dovuto scrivere "Est Est". Il servo, una volta giunto a Montefiascone e assaggiato il vino locale, ne notò l'eccezionale qualità e, per comunicarlo, decise di ripetere per tre volte il segnale convenuto e di rafforzare il messaggio con ben sei punti esclamativi: "Est! Est!! Est!!!"
Il Vescovo, arrivato in paese, condivise il giudizio del suo coppiere e prolungò la sua permanenza a Montefiascone per tre giorni. Addirittura, al termine della missione imperiale vi tornò, fermandosi fino al giorno della sua morte (avvenuta, pare, per un eccesso di bevute). Venne sepolto nella chiesa di san Flaviano, dove ancora si può leggere, sulla lapide in peperino grigio, l'iscrizione: «Per il troppo EST! qui giace morto il mio signore Johannes Defuk». In riconoscenza dell'ospitalità ricevuta, il Vescovo lasciò alla cittadinanza di Montefiascone un'eredità di 24.000 scudi, a condizione che ad ogni anniversario della sua morte una botticella di vino venisse versata sul sepolcro, tradizione che venne ripetuta per diversi secoli. Al Vescovo è ancora dedicato un corteo storico con personaggi in costume d'epoca, che fanno rivivere questa leggenda.
- Denominazione
- DOP
- Regione/Nazione
- Lazio
- Colore
- Bianco
- Gradazione Alcolica
- 12.5%
- Vitigni/Ingredienti
- 40% Trebbiano - 30% Roscetto - 30% Malvasia
- Formato/Peso
- 75 cl
Falesco
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